Circolo virtuoso Il nome della Rosa

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Lunedì 3 febbraio ORE 21:30

LEGALITÀ

CAMORRA, RINASCITA E CAMMINO

Incontro con: Don Aniello MANGANIELLO

Ultimi contro le mafie e per la legalità

A cura di: Luca MAGGITTI

 

Don Aniello Manganiello è un prete guanelliano, ma soprattutto un uomo al servizio della gente. Un prete di strada, che cammina al fianco degli ultimi.

Nasce a Faibano di Camposano il 14 febbraio del 1954 da una famiglia molto povera. Giovanissimo sceglie di studiare in seminario a Roma presso l’Opera Don Guanella.

 

Il suo libro Gesù è più forte della camorra. Un libro che è stato rieditato da Europa Edizioni nel 2018.

Nel 2012 ha fondato ULTIMI, Associazione per la legalità e contro le mafie che conta 19 Presidi in tutta Italia di cui ci racconta nella nuova edizione del libro biografico sopra citato, che ha scritto in collaborazione con Andrea Manzi, anche Presidente di ULTIMI.

Don Aniello, per tanti amici anche solo Aniello, è un uomo del “fare”. Da ovunque gli arrivino richieste di aiuto lui è presente e concretamente risolve problemi, spesso economici, di gente in difficoltà.

È stato parroco di Santa Maria della Provvidenza a Napoli dal 1994 per sedici anni; un uomo di opere, che ha dato tanto agli abitanti di Scampia, e che ancora oggi lo rimpiangono.

Don Aniello Manganiello infatti nel 2010 viene trasferito a Roma nel quartiere Trionfale, allontanato da Napoli dove comunque rimane Presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Oratorio Don Guanella che fondò insieme ad alcuni giovani nel 1996.

Con questa associazione sportiva ha impegnato tantissimi bambini e ragazzi togliendo così manovalanza alla camorra, organizzazione che ha combattuto e che combatte dal primo giorno in cui ha messo piede a Scampia.

“Le esistenze fagocitate dalla criminalità vanno raggiunte con paziente disponibilità, affiancate nel dolore, sostenute individualmente. Soltanto dall’alleanza con l’uomo-che è, insieme, autore e vittima della violenza- può partire il percorso di rinascita, la lenta salita verso la liberazione”.