Circolo virtuoso Il nome della Rosa
Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a
Info Line 338/9727534
Domenica 23 novembre ORE 18,00
“RICORDI, RACCONTI, RIFLESSIONI”
Tra musica e parole
Incontro con Gennaro VARONE
Intervista a cura di Mila CANTAGALLO
La canzone è di due tipi.
È un prodotto commerciale, la cui vendita deve generare profitto.
Oppure, è Arte: ha un contenuto “culturale”, come la poesia, la scultura, la musica colta, la pittura. E, come poesia, la scultura, la musica, concorre alla formazione intellettuale e morale dell’individuo.
Come?
Con il suo Valore euristico: interpreta la realtà, avvicina ad una sensibilità per i chiaroscuri dell’esistenza e per temi comunitari; e li rende vividi, conduce ad una introspezione personale, che mette a fuoco sentimenti, sensazioni, convinzioni.
Concorre a formare consapevolezza del nostro senso nel mondo e nella società in cui viviamo, dà forza per reagire alle ingiustizie, fa capire che non siamo soli nelle nostre fragilità.
Questa è la canzone che io definisco “Etica”: quella con la quale l’autore offre la sua visione profonda della vita e la offre a tutti, in perfetta nudità: affinché ognuno possa più consapevolmente comprendere il proprio sé.
Le canzoni raccontano sentimenti, storie, usano metafore, sono autobiografiche, oppure inventano: purché siano autenticamente prodotto del cuore dell’artista. Altrimenti, sono oggetti d’uso, che fanno propaganda di emozioni: né più, né meno di quanto una reclame pubblicitaria inviti al consumo di un bene qualunque, deperibile, velleitario.
Le mie canzoni vogliono essere Arte, nel senso che ho detto.